Roverbella-Monzambano: 20km
Incastrare lavoro, famiglia, amici e sport sta diventando per me sempre più difficile ed è così che è nata questa domenica dove sono riuscito, con numeri di alta acrobazia, ad incastrare tutto: un sabato sera con amici particolarmente "intenso", una domenica mattina con Donata e i miei bimbi, pranzo dai suoceri a Roverbella e.. ritorno a casa A PIEDI!!
E' nata così questa piccola impresa: per necessità!
Così finito il pranzo dai suoceri, che anche nella più classica della letteratura non è mai troppo leggero, metre tutti sono a nann faccio trascorrere quel paio d'ore per completare la digestione (credevo io...) e cominciare a tornarmene verso le mie colline, verso casa.. di corsa. Avevo già studiato il percorso su google e fatto qualche sopralluogo sommario ma non ci avevo mai provato.
Avevo in macchina con me la mia borsa con tutto il necessario: abbigliamento sportivo e scarpe nuove!
Ore 16.08: saluto suoceri, moglie e bimbi e parto per questa piccola avventura. Si tratta anche del primo test sul campo delle scarpe nuove e questo mi incuriosisce molto. Un senso di pesantezza mi accompagna comunque per un primo tratto di strada.. ('azz.. quel tacchino arrosto!!).
Arrivato a Pozzolo trovo giusto la strada per imboccare la ciclabile che costeggia il fiume Mincio che, in risalita, mi porterò giusto sotto casa.
Antusiasta, tengo un passa lento ma costante. Le mie nuove SAUCONY sono ok, anche se non ho una sensazione particolare: non morbidissime ma nemmeno dure, reattive piuttosto. Abbastanza comode, si. Nelle gambe sento ancora un briciolo di stanchezza della mezza di Bedizzole e i tendini d'achille sono silenti ma in agguato.
Il paesaggio è naturalisticamente fenomenale. Davanti a me il fiume che risale la valle del Mincio passando per castelli medioevali e anntiche cascine. E così sul far del tramonto arrivo a Borghetto, uno dei borghi antichi più belli d'Italia. Lo sttraverso veloce.. ma quanti turisti!
poco dopo, tutto d'un tratto, ecco il castello di Valleggio sul Mincio, meraviglioso. Mi sembra di essere un pellegrino come quelli che nel medioevo partivano dalla Francia a piedi per arrivare in San Pietro a Roma.
Ora però il buio scende veloce e in men che non si dica mi trovo in pieno tramonto. Monzambano è lontana.. vuoi vedere che ritrovo presto nel puoi pià scuro? Il pensiero non è nemmeno terminato che il sole sparisce dietro le prime colline moreniche.
Accellero il passo anche se la lenta salita un po' si fa sentire e il tendine d'Achille destro comincia a lamentarsi. Via, via.. veloce. Sono nel buoi più completo e vedo soltanto qualche lumicino di cascine lontane.
Ecco laggù il castello di Monzambano.. non è lontano. Un quarto d'ora e ci sono.
Squilla il cellulare (lo portavo al braccio ed era l'unico collegamento con la cività!). E' Donata! Come stai? Sei vivo? Ti aspetto a Monzambano!
TUTTO OK ARRIVO!
Eccoli.. Donata e i miei bambini.. i miei grandi tifosi. Stupenda esperienza.
Passo ai tecnicismi: 20 km e 220 m in 2:13:20 alla media di 6:36 / Km. Ma è solo un dettaglio...