giovedì 6 marzo 2008

Arnica montana

Volevo riprendere una cosa che in fase di recupero dal mio infortunio mi ha dato molto giovamento: l'Arnica.
Me l'ha consigliata il mio fisioterapista e il farmacista ne ha esaltato le sue qualità. Ecco a fianco il mio boccetto con le capsule di Arnica che ho comprato. E allora via alla ricerca su internet delle sue proprietà salutistiche...
Su Dica33 trovo una sceda molto striminzita, allora mi dirigo sulla sempre utilie Wikipedia.

Arnica montana
Con Arnica ci si riferisce spesso all'
Arnica montana, una pianta che cresce in montagna e viene usata per la cura di lividi e dei muscoli irrigiditi. L'arnica è spesso usata come droga.


COME? COME? DROGA??? MA VA...
Ma dal sito Agraria.org si legge qualcosa di più tranquillizante:

ARNICA
Habitat: pascoli della regione montana.
Giustamente l'arnica è stata definita fin dai tempi più antichi "la panacea dei caduti", infatti miracolosi sono i suoi effetti negli infortuni in genere, nelle distorsioni e nelle botte solenni che lasciano lividi bluastri su tutto il corpo. L'arnica fiorisce sui prati piuttosto umidi di montagna e si presenta come una grande margherita tutta giallo-aranciata, dall'odore aromatico e dal sapore decisamente amaro. A scopo medicinale si raccolgono i capolini che si seccano accuratamente all'ombra. E' buona precauzione, però, verso agosto o settembre sradicare una decina di piante - non di più secondo una moda vandalica troppo diffusa - ed essiccarle con molta accuratezza, radice compresa.Con i fiori di arnica si può preparare un efficace anti-reumatico mettendone a macerare, per 8 o 10 giorni, trenta grammi in mezzo litro di alcol puro. Quindi si cola, aggiungendo un dado di canfora, un bicchierino di trementina e sbattendo a lungo finché la canfora si sia sciolta. Alla fine si aggiunge al tutto un bicchiere di acqua per ridurre la gradazione di questo efficace linimento, che si usa esternamente per energici massaggi sulle parti dolenti.Contro le distorsioni, le contusioni o le botte in genere si usa la tintura d'arnica preparata mettendo a macerare in un bicchiere d'alcol 10 grammi di radice di arnica secca, sbattendo il tutto una volta al giorno e per venti giorni consecutivi. Quindi si cola e si conserva il liquido ottenuto in luogo oscuro.Quando abbisogna, si versano in una scodella un cucchiaio di questa tintura, due cucchiai di glicerina e tre di acqua. Con una pezzuola bene imbevuta di questa soluzione si fanno numerosi impacchi sulle parti doloranti, accertandosi, però, che non ci siano piaghe. Se si soffre di naso otturato e di testa appesantita da un catarro lento a risolversi, si ottengono dei grandi benefici annusando qualche pizzico di fiori di arnica finemente polverizzati. L'arnica serve, infine, per curare i foruncoli che deturpano la pelle. Si applica sulla parte dolente un impasto di due cucchiai di miele ed un cucchiaio di tintura d'arnica, sopra ricordata."


Posso dire solamente che si tratta di un medicinale omeopatico che mi ha aiutato ad accellerare il recupero fisico e che si basa su estratti naturali: lo consiglio davvero.

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