Ho deciso, NON CORRO.
La notte porta consiglio... ho deciso di non correre la maratonina di Giulietta e Romeo di stamattina. Mi svegliato verso le 6.40 e subito mi sono toccato il polpaccio: le terapie d'urto di ieri hanno fatto miracoli, sta veramente meglio. Però, la ferita muscolare si sente eccome al tatto. Il fatto che per adesso non mi dolga è dovuto alle dosi massicce di arnica e antidolorifici, ma il trauma c'è.
Mi sono rimbombate tutta sera le parole del fisioterapista: "Veda lei, io le sconsiglio assolutamente di correre domani. Se vuole può farlo, magari ritirandosi al 10° chilometro o zoppicando da metà gara fino alla fine. In entrabi i casi con il rischio molto probabile di aggravare decisamente la situazione."
Non avete idea ieri di quanto mi rodeva l'idea di non partecipare, invece stamattina ho la coscenza più tranquilla: non correrò oggi, ci sarà sicuramente presto una seconda occasione ma soprattutto ho preso coscenza dei miei limiti. Oggi i miei limiti non mi permettono di correre e non lo farò... tutto quì.
Comunque, il gruppo è il gruppo. Perciò anche se non corro tra poco andrò a vedere i miei compagni della Franke all'arrivo a Verona. Vado con Donata e Annie, anche lei infortunata e impossibilitata a partecipare.
A dirla tutta, appena svegliato ho acceso il televisore e il cronista di canale 5 ha commentato la notizia che proprio quì a Ponti sul Mincio hanno ritrovato un cerchio nel grano lasciato da presenze extraterrestri. Come si vede dall'immagine... era sicuramente un messaggio per me.
4 commenti:
Condividuo la scelta anche se difficile. Non ti preoccupare di mezze ce ne sono a iosa in tutti i mesi. Riposa e riprendi appena te lo senti.
Scelta saggia: come scrive giuly di mezze ce ne sono un sacco anche se capisco il tuo disappunto!
Grazie ragazzi... me ne sto facendo una ragione. La saggezza sta anche nell'accettare i propri limiti. Da quì adesso voglio ripartire. Grazie ancora
Scelta dura, ma saggia..........ma dura.
E non sai quanto ti capisco, la parte piu dura per noi podisti non è soffrire nella corsa, ma soffrire nel non correre.
Grande Claudio.
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